ALLE INSIDIE ACCOSTUMATA
Autore: Ugo Attardi
Tecnica: acquaforte
Dimensioni: cm 50x70
Tiratura: 125 esemplari e XII Pda
Anno: 1995
Note:
Tecnica: acquaforte
Dimensioni: cm 50x70
Tiratura: 125 esemplari e XII Pda
Anno: 1995
Note:
E’ una tecnica di incisione calcografica (dunque che utilizza lastre di metallo, zinco o rame) indiretta, ossia ottenuta tramite l’azione corrosiva dell’acido e non con l’intervento diretto di uno strumento incisorio. "Acqua forte" è l’antico nome dato all’acido nitrico, noto per il suo potere corrosivo.
Con lo stesso nome si indica anche la stampa artistica ottenuta da una matrice di metallo incisa adoperando una soluzione acida.
La lastra, levigata, viene preparata con un sottile strato di vernice e annerita con nerofumo o con una vernice cerosa resistente agli acidi.
Il disegno è effettuato con una punta di acciaio che rimuove la vernice nei punti incisi.
Il supporto di metallo è quindi immerso nell’acido, "morsura", che penetra dove la vernice è stata rimossa, scavando dei solchi.
La profondità dell’incisione è data dal tempo di immersione della lastra nell'acido stesso.
Per ottenere varie tonalità e sfumature, o per sottolineare i vari piani e profondità del disegno, occorre dare tempi diversi di morsione.
Tonalità più scure hanno tempi più lunghi di immersione in acido e conseguentemente solchi più profondi.
Dopo il lavaggio e la finitura, la lastra è pronta per la stampa al torchio. Per la natura stessa della tecnica, che permette all’incisore di tracciare velocemente e senza sforzo la propria composizione sulla lastra verniciata, il segno mostra un andamento mosso, rapido e sinuoso.